In buona salute durante la stagione fredda – 11 affermazioni
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“Non ammalarsi adesso”, è il timore di molti atleti di resistenza durante la fredda stagione invernale. Ma cosa ti fa ammalare e quando dovresti fare una pausa dall'allenamento? 11 affermazioni relative all'allenamento sportivo in caso di raffreddore o influenza. Vero o falso?
1. Un’influenza non è altro che il peggioramento di un’infreddatura trascurata
Falso: le malattie da raffreddamento e l’influenza sono due diversi tipi di infezioni. In senso stretto un’infreddatura è un’infezione delle vie respiratorie superiori o inferiori, mentre l’influenza è una malattia sistemica che si trasmette attraverso le vie respiratorie, ma che poi si diffonde in tutto il corpo, indebolendolo nel suo complesso. Una malattia da raffreddamento è solitamente un’infezione causata da un rinovirus, che colpisce principalmente il naso e causa il raffreddore, e da virus respiratori, che colpiscono invece le vie respiratorie inferiori e causano mal di gola e irritazioni bronchiali. Ci sono circa 200 diversi tipi di virus con cui ci si può infettare. L’influenza, invece, è causata dal virus influenzale.
2. I sintomi dell’infreddatura e dell’influenza sono gli stessi
Falso: la differenza principale tra l’influenza e le malattie da raffreddamento sta nella gravità dei sintomi. Le condizioni fisiche di un organismo colpito da influenza cambiano nel giro di 24 ore da normale a debilitato e costretto a letto. Ci si sente in un colpo così distrutti che non si riesce nemmeno a leggere un libro. Ogni movimento fisico diventa uno sforzo enorme e l’unica cosa che si riesce a fare è dormire. Nella maggior parte dei casi l'influenza è accompagnata da febbre.
3. Solo l’influenza può causare la febbre
Falso: Anche un raffreddore può causare febbre, ma questo varia da persona a persona e non fornisce alcuna indicazione sul tipo esatto di infezione. L’influenza di solito fa però ammalare di più.
4. Fare esercizio fisico quando si è raffreddati non è un problema
Vero: fare allenamento leggero quando si è raffreddati è possibile e anche innocuo, se l’esercizio viene svolto in misura ridotta.È importante proteggere le vie respiratorie ed evitare di affaticarle ulteriormente con un allenamento intenso, soprattutto quando fa freddo. È consigliabile adeguare l'allenamento, praticando solo attività leggere e di breve durata, oppure passare ad altre forme di allenamento, come ad esempio l'allenamento della forza.
5. Fare sport in caso di influenza è vietato
Un'attività fisica molto leggera, come una passeggiata, non è necessariamente pericolosa, se si ha voglia di uscire. Normalmente, però, quando si ha l'influenza non si ha voglia di allenarsi, ma ci si sente automaticamente troppo deboli per farlo. L'allenamento può diventare pericoloso se si vuole svolgere un allenamento intenso e allo stesso tempo si è indeboliti dal virus dell'influenza. In questo caso, il virus può attaccare anche il cuore, causando in casi estremi un'infiammazione del muscolo cardiaco. Come regola generale, in caso di influenza è consigliabile rinunciare all'allenamento vero e proprio per un numero di giorni pari a quelli in cui si è stati malati, una volta che i sintomi sono scomparsi.
6. Prendere farmaci abbrevia sia le infreddature che l’influenza
Falso: la durata di una malattia da raffreddamento varia, a seconda della gravità, da pochi giorni a una settimana. Nel caso dell’influenza si usa dire che, trattata con farmaci o metodi casalinghi, dura una settimana, non trattata invece dura sette giorni... Non si può quindi abbreviare la durata di un’influenza, ma al massimo alleviarne i sintomi.
7. Farmaci e metodi casalinghi portano sollievo
Vero: in caso di forti mal di testa, mal di gola o febbre, i farmaci e i tradizionali metodi della nonna possono alleviare i sintomi, tuttavia la durata della malattia rimane la stessa. Se si ha l’influenza, bisognerebbe starsene tranquilli a casa e dormire molto.
8. I virus sono ovunque
Falso: in cima a una montagna o su una pista da sci non ci sono virus. I virus si trovano negli spazi affollati in cui fa anche caldo. La trasmissione avviene sia tramite goccioline emesse nell’aria dalle vie respiratorie attraverso tosse, starnuti o la normale conversazione, che attraverso il contatto con oggetti contaminati come le maniglie delle porte o le tastiere.
9. Non ci si può proteggere dall’influenza
Vero solo in parte: la vaccinazione antinfluenzale offre un certo grado di protezione. I giovani sportivi, tuttavia, non fanno parte del gruppo a cui è raccomandata la vaccinazione. Fare la vaccinazione non è però certamente la scelta sbagliata. Coloro che necessitano di vaccinazione sono gli atleti di alto livello che si preparano a un evento importante e vogliono evitare di ammalarsi il giorno della gara. Certo, non c’è modo di prevenire al 100% l’infezione da influenza. Come misura preventiva generale contro le malattie virali, tuttavia, si consiglia di seguire uno stile di vita sano con una dieta equilibrata e ricca di vitamine, sufficiente esercizio fisico e di lavarsi le mani spesso e accuratamente. La misura più efficace è evitare troppi contatti sociali e stanze sovraffollate.
10. Il freddo e l’umidità provocano le infreddature
Vero solo in parte: fondamentalmente le infreddature non hanno nulla a che fare con il freddo e l’umidità, anche se il nome lo suggerisce. Fare però un intenso esercizio fisico al freddo può indebolire il corpo e renderlo più vulnerabile quando entra in contatto con i virus. Allenarsi intensamente all’aria secca, inoltre, asciuga le mucose, rendendole più sensibili ai virus. Chiunque faccia una lunga corsa o una sciata di fondo e poi salga sudato su un treno affollato, aumenti il rischio di infezione. Se però ti cambi subito dopo lo sport, bevi abbastanza ed eviti le riunioni di massa, corri meno pericolo.
11. In piscina c’è un alto rischio di infezione
Falso: in una piscina coperta il rischio di infezione è meno acuto che in un teatro o in un ristorante affollato. Ci sono infatti sono molte meno persone per metro cubo d’aria, il che mantiene basso il rischio, perché la contaminazione tramite inalazione di goccioline si può verificare solo a breve distanza dai soggetti infetti, circa un metro. Inoltre i virus non sopravvivono nell’acqua della piscina a causa del cloro.