Lo sapevi che…?

Valentin Belz 15. settembre 2021

Foto: iStock/Nastco

... negli ultimi 18 mesi gli svizzeri sono ingrassati in media di 3,3 chili?

È questo il risultato di uno studio rappresentativo dell’Università di San Gallo effettuato a giugno che ha confrontati i risultati con studi svolti nel 2008, 2014 e 2019.

Le ragioni sono evidenti

L’aumento di peso è dovuto certamente al cambiamento delle abitudini durante la pandemia, poiché tra il 2014 e il 2019 l’aumento medio è stato di soli 100 grammi! Dato che, a causa dello smart working, non abbiamo più dovuto recarci sul posto di lavoro, ci siamo mossi (ancora) meno di prima. Allo stesso tempo, però, abbiamo assunto calorie non necessarie durante tutto il giorno, perché, nella comodità di casa, i cibi erano molto più a portata di mano. In più le palestre erano chiuse, gli allenamenti settimanali di corsa con il gruppo sono stati annullati e gli eventi sportivi non si sono potuti tenere. Negli ultimi 18 mesi sono mancati del tutto struttura ed obiettivi e il risultato è ora evidente anche sulla bilancia.

Cosa abbiamo imparato da questo?

  • Il cambiamento delle abitudini, che comporta meno esercizio e più calorie, si riflette inevitabilmente sul peso.
  • L’obesità va presa seriamente, perché può causare problemi di salute come diabete di tipo II, pressione alta e malattie cardiovascolari.
  • Per mantenere il proprio peso, oppure dimagrire, occorre modificare la dieta e aumentare l’attività fisica con un allenamento combinato che unisca forza e resistenza.
  • La salute non è gratis. Vale quindi la pena riservare dei tempi fissi per l’allenamento settimanale e naturalmente rispettarli. È molto più facile mantenere il ritmo che riprenderlo!
  • Gli obiettivi guidano e motivano e possono avere un effetto molto positivo, specialmente in tempi difficili come quelli di una pandemia.