Come proteggersi dai pollini

22. aprile 2023

Normalmente il polline che deriva dalle graminacee e dagli alberi non costituisce un problema per gli sportivi. Nei soggetti allergici, tuttavia, gli invisibili granelli di polline possono innescare una reazione eccessiva nel sistema immunitario.

La “stagione dei pollini” inizia in primavera, quando cominciano a fiorire noccioli e ontani. Aprile è la stagione di alberi come salice, pioppo, frassino e betulla. A maggio seguono i pollini di faggi, querce e graminacee. In estate la quantità di pollini presenti nell’aria diminuisce gradualmente. I pollini di graminacee e alberi causano la maggior parte dei problemi perché sono prodotti in grande quantità e vengono ampiamente dispersi nell’aria dal vento.

I sintomi di chi soffre di allergie sono svariati: fastidioso prurito agli occhi, al naso, alla bocca e alla gola, lacrimazione, congiuntiva arrossata e/o gonfia, naso che cola, violenti attacchi di starnuti, difficoltà di respirazione e deglutizione, crampi addominali, diarrea, febbre, spossatezza, disturbi del sonno e molto altro.

Ma anche per chi soffre di allergie la stagione dei pollini non rappresenta un motivo per non fare sport, tuttavia le prestazioni fisiche potrebbero essere limitate, quindi non ci si può aspettare alti rendimenti nelle competizioni. Per ridurre al minimo l’esposizione agli effetti indesiderati dei pollini, si possono osservare i seguenti suggerimenti.

Evitare i pollini: la maggior parte dei pollini si riscontrano vicino a prati e campi, meno nel bosco, specialmente in quelli di conifere. Quando piove e dopo la pioggia, la quantità di pollini sospesi in aria è minima. Un’alta quantità di pollini si registra invece dopo un periodo di bel tempo. In estate la quantità di allergeni presente in montagna è inferiore a quella in pianura.

Proteggere la mucosa nasale: tenere umida la mucosa nasale la rende meno sensibile ai pollini. In farmacia si trovano efficaci pomate a tale scopo.

Indossare gli occhiali: gli occhiali con lenti grandi proteggono gli occhi.

Indossare abiti lunghi: se la pelle reagisce in modo sensibile ai pollini, andrebbe protetta con indumenti lunghi per braccia e gambe.

Fare la doccia subito dopo l’allenamento:  lavare prima i capelli tenendo la testa chinata in avanti.

Non portare l’abbigliamento sportivo in camera da letto:  conviene lavare i vestiti dopo ogni allenamento e non lasciare asciugare il bucato all’aperto.

Farmaci/terapie:  in caso di gravi reazioni allergiche, ci sono numerosi farmaci in grado di alleviare i sintomi del raffreddore da fieno. Esistono anche opzioni di medicina alternativa. L’unica terapia che però tratta la causa è l’immunoterapia (iposensibilizzazione). Lo scopo della terapia è abituare il sistema immunitario alla presenza dell’allergene tramite iniezioni o gocce, ma prima occorre ovviamente sapere a cosa si è allergici. L’immunoterapia dura almeno tre anni e richiede molta disciplina da parte del paziente. È coperta del servizio sanitario nazionale.

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