Cosa fare se ci si fa male?

Sibylle Matter 29. ottobre 2014

Ogni anno in Svizzera si verificano 400 000 infortuni sportivi, ma solo una minima percentuale è legata agli sport di resistenza. Anche andando ad analizzare il numero di lesioni per milione di ore di sport, per la corsa e il jogging si registrano solo 89 infortuni, un numero davvero basso in confronto al calcio, dove si riscontrano 1798 lesioni su un milione di ore di sport praticato.

Più che infortuni, negli sport di resistenza sono frequenti le lesioni dovute al cosiddetto sovraccarico funzionale. Sommando le lesioni dovute a infortunio e quelle dovute a sovraccarico, risultano 3-6 lesioni ogni 1000 ore di corsa. Nella maggior parte dei casi le lesioni riguardano le estremità inferiori. Spesso si tratta di improvvise distorsioni dell’articolazione tibio-tarsiale per aver messo male un piede oppure di escoriazioni e vesciche ai piedi. A causa del sovraccarico funzionale si soffre invece di disturbi al tendine d’Achille, ad altri tendini del piede o di dolori alle ginocchia. Nel ciclismo si verificano meno lesioni dovute a sovraccarico, in compenso aumentano gli infortuni in seguito a cadute (per lo più lesioni a spalle, busto o fianchi). Anche nel nuoto e nel canottaggio si registrano più spesso problemi alle estremità superiori, come la borsite alla spalla oppure le fratture da affaticamento alle costole.


Come evitare il sovraccarico?

Le lesioni dovute a sovraccarico funzionale si verificano principalmente a causa della disparità tra lo sforzo sportivo e la resistenza di tendini, legamenti e muscoli. Spesso il sovraccarico si accompagna a un aumento troppo repentino dell’intensità degli allenamenti. Infatti nello sport di resistenza non si deve allenare solo la resistenza cardiaca, ma deve essere accresciuta anche quella di tendini, legamenti e muscoli, che devono essere rafforzati in modo mirato con allenamenti strutturati, per evitare lesioni. Di solito sono necessarie settimane o mesi affinché i tessuti si adattino a un carico maggiore. E considerando gli sforzi che si fanno nello sport agonistico, sono necessari addirittura svariati anni perché il corpo si adatti all’intensità dell’allenamento e allo stress cui sono sottoposti i tessuti connettivi. Nel pianificare gli allenamenti si devono quindi prendere in considerazione la rigenerazione, le malattie generiche oppure eventuali deviazioni assiali dello scheletro. È necessario anche adeguare regolarmente agli sforzi l’attrezzatura utilizzata (scarpe) oppure rinnovarla.

Ascoltare i segnali del corpo

Nelle lesioni dovute a sovraccarico si presta spesso poca attenzione al dolore nella fase iniziale e si continua l’allenamento senza modificarlo. In questo modo si perde l’occasione di risolvere il problema nel giro di 2 o 3 giorni. Si continua invece a mettere sotto pressione il punto dolorante, il che può portare a una lesione di maggior durata o addirittura cronica. Un esempio tipico sono le infiammazioni all’attaccatura dei tendini, le tenosinoviti e le periostiti.
Se il dolore si protrae per più giorni esistono diverse misure efficaci, a seconda della situazione. In primis: evitare il movimento o lo sforzo doloroso, cosa che spesso è possibile solo cambiando sport. La guarigione può essere accelerata a livello locale o sistemico tramite misure che riducano l’infiammazione, quali tecniche di raffreddamento, elettroterapia e antiflogistici. Anche la fisioterapia può contribuire al processo di guarigione.

Trattamenti alternativi possono essere la terapia con onde d’urto oppure un’iniezione locale. Anche fasciature elastiche, nastro adesivo, bendaggi compressivi ed eventualmente, l’uso a lungo termine di sottopiedi possono aiutare a migliorare l’esecuzione del movimento. Se nulla di tutto ciò ha effetto, può essere indicata anche un’operazione, nel caso di lesioni croniche o gravi oppure di disallineamento.
Dopo una pausa prolungata a causa di una lesione è spesso difficile ritornare al normale regime di allenamento. Dato che la muscolatura e i tessuti circostanti si sono indeboliti durante la pausa per la ripresa dall’infortunio, il rischio di subire una nuova lesione da sovraccarico è notevole. Per questo motivo è consigliabile riprendere bene le forze e aumentare gradualmente l’intensità dell’allenamento. Per far ciò lo sportivo si deve armare di molta pazienza e deve pianificare tutto con cura; si consiglia pertanto di farsi seguire e assistere da allenatori, fisioterapisti o Medici.