Distribuire correttamente il carico sul ginocchio, pedalata dopo pedalata
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Con la giusta postura e tenendo la gamba correttamente in asse, è possibile evitare di sovraccaricare il ginocchio.
Questo articolo è presentato da Medical Running
Molti di noi vanno in bicicletta sin dall’infanzia e pedalano per migliaia di chilometri senza mai pensare alla corretta tecnica di esecuzione o addirittura allenarsi per migliorare la tecnica ciclistica.
Se non si seguono alcuni principi di base, però, alla fine di un lungo giro in bicicletta si possono accusare dolori alle ginocchia. Purtroppo tali dolori durante le pedalate sono disturbi molto comuni. Sono fastidiosi e, a volte, possono anche durare a lungo. Certo, la pressione sui pedali non è mai intensa quanto lo sforzo dovuto al jogging, ma con un giro lungo si possono effettuare anche oltre 10.000 pedalate. Se la posizione del ciclista è scorretta e il carico sulle ginocchia mal distribuito, è facile soffrire di dolori. Il carico errato sull’asse della gamba viene enfatizzato dal piede fisso in posizione a causa dei pedali a sgancio rapido. Ogni rotazione corrisponde quindi a una piccola lesione ai tessuti, che alla fine è causa di dolore.
Il dolore potrebbe però anche svanire rapidamente, ma già si prospetta la successiva uscita e tutto ricomincia da capo. Solo che ora il ginocchio è già irritato. Le rotazioni dolorose causano inevitabilmente una compensazione del movimento. Il carico sull’asse della gamba peggiora ulteriormente e le prestazioni ne risentono di conseguenza.
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Quella del ginocchio è una tipica articolazione a cerniera e deve essere usata come tale. I principali movimenti che vengono effettuati sono di flessione ed estensione. La rotazione o l’inclinazione laterale dell’articolazione del ginocchio sono movimenti sfavorevoli. Più il movimento di pedalata si discosta infatti dall’asse rettilineo, più l’articolazione del ginocchio è sottoposta a stress. Ne consegue un sovraccarico dell’apparato legamentoso laterale, ma il carico errato può anche provocare danni all’articolazione stessa.
Il ginocchio deve muoversi su e giù in linea retta, quindi va eliminata qualsiasi deviazione dall’asse sia esterna che interna. Il modo migliore per controllare la pedalata è al chiuso, su un rullo, un ergometro o una bicicletta da spinning. In questo modo si ha abbastanza tempo per osservare la rotazione e correggerla qualora necessario.
Un altro tipo di sovraccarico dell’articolazione del ginocchio ha origine nella caviglia. Quando il piede scende, la punta va premuta leggermente verso il basso. Così il lavoro viene svolto dai muscoli del polpaccio. Se viene applicata troppo poca pressione verso il basso, la punta del piede rimarrà in alto e l’articolazione del ginocchio sarà forzata in estensione. Questo tipo di movimento irrita l’articolazione del ginocchio. Una volta che il piede è arrivato in basso, il muscolo tibiale anteriore deve attivarsi e tirare la punta del piede verso l’alto. Il piede spinge verso il basso e tira verso l’alto. È importante distribuire la pressione in modo uniforme sull’avampiede, e in particolare su tutta la regione metatarsale, dall’alluce all’ultimo dito. Con questa tecnica, la pedalata sarà più “rotonda” e non si soffrirà di dolori al ginocchio.
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