Freddiamo i virus!

16. ottobre 2018

Ammalarsi è la prima paura di molti atleti nei freddi mesi invernali. Ecco 11 affermazioni relative alle attività sportive e alle malattie da raffreddamento. Sono vere o false?

1. Un’influenza non è altro che il peggioramento di un’infreddatura trascurata

Falso: le malattie da raffreddamento e l’influenza sono due diversi tipi di infezioni. In senso stretto un’infreddatura è un’infezione delle vie respiratorie superiori o inferiori, mentre l’influenza è una malattia sistemica che si trasmette attraverso le vie respiratorie, ma che poi si diffonde in tutto il corpo, indebolendolo nel suo complesso. Una malattia da raffreddamento è solitamente un’infezione causata da un rinovirus, che colpisce principalmente il naso e causa il raffreddore, e da virus respiratori, che colpiscono invece le vie respiratorie inferiori e causano mal di gola e irritazioni bronchiali. Ci sono circa 200 diversi tipi di virus con cui ci si può infettare. L’influenza, invece, è causata dal virus influenzale. 

2. I sintomi dell’infreddatura e dell’influenza sono gli stessi

Falso: la differenza principale tra l’influenza e le malattie da raffreddamento sta nella gravità dei sintomi. Le condizioni fisiche di un organismo colpito da influenza cambiano nel giro di 24 ore da normale a debilitato e costretto a letto. Ci si sente in un colpo così distrutti che non si riesce nemmeno a leggere un libro. Ogni movimento fisico diventa uno sforzo enorme e l’unica cosa che si riesce a fare è dormire. 

3. Solo l’influenza può causare la febbre

Falso: anche un raffreddore può causare la febbre, le reazioni variano da persona a persona e non rivelano nulla riguardo al tipo di infezione. L’influenza di solito fa però ammalare di più.

4. Fare esercizio fisico quando si è raffreddati non è un problema

Vero: fare allenamento quando si è raffreddati è possibile e anche innocuo, se l’esercizio viene svolto in misura ridotta. Basta solo proteggere le vie respiratorie e non gravarle ulteriormente con un allenamento intensivo, quindi adeguare l’allenamento alle condizioni, muoversi con scioltezza e non troppo a lungo o passare ad altre forme di allenamento come gli esercizi di rafforzamento. 

 

 

 

5. Fare sport in caso di influenza è vietato 

Vero solo in parte: fare poco movimento non è pericoloso se si ha voglia di uscire. Normalmente, tuttavia, con l’influenza non si ha voglia di allenarsi, perché ci si sente troppo deboli. L’allenamento può diventare pericoloso se ci si stanca troppo quando si è già indeboliti dai virus influenzali, in quanto tali virus possono aggredire il cuore, il che in casi estremi può causare una miocardite. Una volta che i sintomi si sono attenuati, bisognerebbe astenersi da un normale allenamento per un numero di giorni pari a quelli in cui si è stati malati.

6. Prendere farmaci abbrevia sia le infreddature che l’influenza

Falso: la durata di una malattia da raffreddamento varia, a seconda della gravità, da pochi giorni a una settimana. Nel caso dell’influenza si usa dire che, trattata con farmaci o metodi casalinghi, dura una settimana, non trattata invece dura sette giorni... Non si può quindi abbreviare la durata di un’influenza, ma al massimo alleviarne i sintomi.

7. Farmaci e metodi casalinghi portano sollievo

Vero: in caso di forti mal di testa, mal di gola o febbre, i farmaci e i tradizionali metodi della nonna possono alleviare i sintomi, tuttavia la durata della malattia rimane la stessa. Se si ha l’influenza, bisognerebbe starsene tranquilli a casa e dormire molto.

 

 

 

8. I virus sono ovunque

Falso: in cima a una montagna o su una pista da sci non ci sono virus. I virus si trovano negli spazi affollati in cui fa anche caldo. La trasmissione avviene sia tramite goccioline emesse nell’aria dalle vie respiratorie attraverso tosse, starnuti o la normale conversazione, che attraverso il contatto con oggetti contaminati come le maniglie delle porte o le tastiere. 

9. Non ci si può proteggere dall’influenza

Vero solo in parte: la vaccinazione antinfluenzale offre un certo grado di protezione. I giovani sportivi, tuttavia, non fanno parte del gruppo a cui è raccomandata la vaccinazione. Fare la vaccinazione non è però certamente la scelta sbagliata. Coloro che necessitano di vaccinazione sono gli atleti di alto livello che si preparano a un evento importante e vogliono evitare di ammalarsi il giorno della gara. Certo, non c’è modo di prevenire al 100% l’infezione da influenza. Come misura preventiva generale contro le malattie virali, tuttavia, si consiglia di seguire uno stile di vita sano con una dieta equilibrata e ricca di vitamine, sufficiente esercizio fisico e di lavarsi le mani spesso e accuratamente. La misura più efficace è evitare troppi contatti sociali e stanze sovraffollate.

10. Il freddo e l’umidità provocano le infreddature 

Vero solo in parte: fondamentalmente le infreddature non hanno nulla a che fare con il freddo e l’umidità, anche se il nome lo suggerisce. Fare però un intenso esercizio fisico al freddo può indebolire il corpo e renderlo più vulnerabile quando entra in contatto con i virus. Allenarsi intensamente all’aria secca, inoltre, asciuga le mucose, rendendole più sensibili ai virus. Se ad esempio fai un lungo giro di jogging o sci di fondo da un punto A a un punto B e poi sali tutto sudato su un treno sovraffollato, aumenti il rischio di infezione. Se però ti cambi subito dopo lo sport, bevi abbastanza ed eviti le riunioni di massa, corri meno pericolo.

11. In piscina c’è un alto rischio di infezione 

Falso: in una piscina coperta il rischio di infezione è meno acuto che in un teatro o in un ristorante affollato. Ci sono infatti sono molte meno persone per metro cubo d’aria, il che mantiene basso il rischio, perché la contaminazione tramite inalazione di goccioline si può verificare solo a breve distanza dai soggetti infetti, circa un metro. Inoltre i virus non sopravvivono nell’acqua della piscina a causa del cloro.

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