In bicicletta senza mal di schiena

Roman Koch 9. giugno 2021

Foto: iStock.com/Mikolette

Chi non conosce la sensazione? Un’uscita in bicicletta un po’ più lunga e già si soffre di dolori lombari o cervicali. Ora puoi non solo sbarazzarti del dolore, ma anche aumentare le prestazioni.

Questo articolo è presentato da Medical Running

Più lunga è l’uscita in bicicletta, maggiore è la possibilità di soffrire di dolori alla schiena o alla nuca. La postura in bicicletta non è ergonomicamente ideale ed è spesso causa di tensioni e dolori. I muscoli del collo sono troppo sollecitati per via della posizione con la testa piegata e lo sguardo dritto davanti a sé. La zona lombare non può mantenere stabilmente la postura piegata in avanti e comincia a far male. Ma proprio tra questi due punti problematici si trova anche la soluzione.

L’elemento più importante è la gabbia toracica, che va mantenuta mobile. La ragione è presto spiegata: la colonna toracica è costruita per muoversi. Finché resta mobile, la zona lombare e il collo possono svolgere la loro funzione principale: stabilizzare!

Mobilità nel posto giusto

Per avere una muscolatura dorsale efficiente senza soffrire di dolori bisogna iniziare con l’anatomia. La colonna toracica è predestinata alla mobilità grazie alla sua struttura. Le articolazioni tra le singole vertebre sono fatte per ruotare a destra e a sinistra, per inclinarsi lateralmente e per allungarsi e piegarsi. Purtroppo oggi stiamo troppo seduti, il che riduce la mobilità della colonna vertebrale. La muscolatura degenera, l’allungamento non funziona più e anche la rotazione ne soffre. Ora vengono in soccorso la zona lombare e nuca, che si fanno carico del lavoro della colonna toracica. Purtroppo, entrambe non sono fatte per stare in posizione piegata in avanti. Una volta che il torace si irrigidisce, non riuscirai più ad allungare abbastanza la colonna toracica sulla bicicletta, eppure dovrai continuare a guardare dritto davanti a te. Così la nuca svolge più lavoro di tenuta statica di quanto necessario. Questo non solo causa dolore, ma anche tensione muscolare cronica. La soluzione del problema? Più mobilità per la colonna toracica. Più riesci ad allungarti e raddrizzarti, meno lavoro dovrà svolgere la nuca. Lo stesso vale per la zona lombare. Una colonna toracica flessibile ha infatti un effetto positivo anche sulla zona lombare. Così la tensione dolorosa apparirà più tardi, permettendoti di rimanere in sella più a lungo.

La respirazione ti rende più efficiente

Il volume del respiro dipende dalla mobilità della colonna toracica e delle costole. Se in quell’area si è limitati, non si può raggiungere il proprio pieno potenziale. Ad ogni inspirazione ed espirazione, la gabbia toracica deve infatti espandersi e contrarsi elasticamente. Più è flessibile, più aria puoi far entrare nei polmoni. Quando si va in bicicletta, questo è reso più difficile dalla posizione del tronco inclinato in avanti. La schiena curva riduce la possibilità di riempire completamente i polmoni, il che comporta l’arrivo di troppo poco ossigeno ai muscoli quando si richiede più lavoro muscolare. Se riesci ad allungare di più la colonna toracica, potrai quindi inspirare anche più ossigeno.