Intervista a Fabienne Schlumpf

19. agosto 2024

Foto: Keystone

Dopo Rio (2016) e Tokyo (2021), a Parigi Fabienne Schlumpf è arrivata alla sua terza partecipazione ai Giochi Olimpici. L’atleta 34enne, originaria della regione dell’Oberland zurighese, si è classificata quarta tra le europee su un percorso estremamente impegnativo con oltre 400 metri di dislivello, chiudendo con un eccellente 16° posto in 2:28:10.

Nella tua settima maratona, a Parigi, tutto ha funzionato alla perfezione. Puoi darci un’idea delle tue esperienze e delle tue sensazioni?

Sono molto felice e soddisfatta che il giorno X tutto sia andato ancora una volta per il verso giusto. Mi sentivo super preparata e nella forma migliore che abbia mai avuto per una maratona. Questo, tuttavia, non è una garanzia di successo nella gara. Sono riuscita a fare tutto come da programma prima e durante la gara, e di questo devo ringraziare anche il grande team che mi ha affiancato. 

Ripensandoci a posteriori, quali sono state le chiavi del successo di questa gara?

Il caldo e la complessità del percorso sono stati i due aspetti che hanno fatto la differenza rispetto a una maratona cittadina veloce. In allenamento mi sono preparata in modo specifico per affrontare questi due fattori. Con il caldo le prestazioni si riducono, quindi è estremamente importante distribuire bene le energie e mantenere il corpo fresco. Ci sono riuscita perfettamente. Già in allenamento ho simulato il profilo altimetrico.

Manca poco alle maratone autunnali. Quali suggerimenti daresti ai corridori amatoriali per sfruttare al meglio i due mesi che rimangono?

Il mio consiglio è quello di pianificare una maratona con almeno tre mesi di anticipo e di prendersi abbastanza tempo per la preparazione. La costanza nell’allenamento è molto importante e se si ha la tendenza a infortunarsi con facilità, è consigliabile sostituire le sessioni di resistenza con il ciclismo o il nuoto. Cerca di rendere più varia la tua routine quotidiana di allenamento inserendo corse più brevi o più lunghe, pianeggianti o con rilievi, più veloci o più lente. 

Hai qualche segreto che ci puoi svelare?

Non ho un consiglio segreto, i miei successi sono il risultato di anni di allenamento e di tanto duro lavoro. Cerco di ottimizzare tutti gli aspetti in modo da avere un ritorno positivo sulle mie prestazioni sportive. Ok, però un consiglio segreto ce l’ho: se ci si mettono tanta gioia e tanta passione, correre diventa più facile.