Intervista con Natascha Baer
Nella sua prima maratona in pianura Natascha Baer si è subito laureata campionessa svizzera con il tempo di 2:52:27. Ex sciatrice, corre a livello professionale solo da pochi mesi, ma ora pare che la gara le abbia davvero stuzzicato l’appetito.
Com’è stata la tua maratona di Bregenz? Puoi dirci più o meno la tua impressione della gara e le tue emozioni?
Considerando che era la mia prima maratona in pianura, ero più tesa e nervosa del solito, tuttavia non vedevo l’ora di partecipare e mi sentivo in gran forma. In gara sono sempre stata di buon umore e ho lasciato che tutto avvenisse come doveva. Non ho avuto né problemi muscolari né di energia. Solo il fatto di dover percorrere praticamente tutti i 42 chilometri da sola mi ha creato qualche difficoltà.
Al traguardo ero felicissima. Non mi aspettavo che tutto andasse così bene già dalla prima volta. Devo dire che questa gara mi ha stuzzicato l’appetito. Ritengo di avere sicuramente ancora un po’ di potenziale da sfruttare, quindi vorrei dimostrarlo l’anno prossimo.
Fino al 2011 gareggiavi ancora con gli sci. Come mai hai deciso di cambiare sport? Sotto quali punti di vista puoi trarre beneficio dalla tua passata attività?
Ho dovuto interrompere la carriera a causa di un infortunio. Due lesioni al ginocchio e una mononucleosi sono state troppo per me. Ho deciso quindi di seguire una formazione professionale e poi ho cercato un nuovo orientamento sportivo. Dopo tutti gli anni di intensa attività sugli sci avevo bisogno di una pausa prima di partecipare nuovamente a una gara. La voglia di muovermi, però, non mi mancava, così ho iniziato a correre, motivata da mia madre, anche lei molto sportiva. Dal 2016 ho ricominciato a partecipare a competizioni e ho sentito che la voglia e l’ambizione erano tornate. Dato che mi divertivo, ho continuato a percorrere quella strada.
Oggi posso trarre profitto dalla mia condizione fisica sotto vari punti di vista. Prima di tutto, conosco molto bene il mio corpo e lo ascolto, sia durante l’allenamento, che durante le gare e la rigenerazione. Poi l’ottima base che mi sono creata negli anni con i tanti esercizi di irrobustimento non è andata persa, perché la muscolatura oggi ne trae profitto. Infine l’attività precedente mi è servita, perché ho imparato a combattere e a spingere le energie fino al limite.
La tua performance si è sviluppata in un modo veramente soddisfacente. Quali sono, secondo te, i tre segreti del tuo successo sportivo?
- La grande gioia di correre
- Il fatto di conoscere bene il mio corpo
- La predisposizione genetica
Quest’anno ti sei classificata sia in gare di fondo che di corsa in montagna. Che obiettivi hai per il prossimo anno e come intendi affrontarli?
Finora mi sono allenata un po’ a piacere, senza seguire particolari programmi di allenamento, ripetute o simili esercizi. Per questo motivo per ora non ho una settimana tipo. Vado a correre quando mi va, faccio tante passeggiate nella natura e a volte magari corro veloce perché non ho tanto tempo a disposizione. Tutte queste cose finora le facevo senza pensieri. Le cose però adesso cambieranno con Richi Umberg, il mio nuovo allenatore. L’allenamento dovrà essere strutturato e anche la rigenerazione dovrà seguire particolari criteri. Come obiettivo a medio termine penso che parteciperò a qualche grande evento.
Hai qualche segreto che ci puoi rivelare?
Se ami correre, puoi smuovere montagne.
Foto: ZVG
Ringraziamo Natascha Baer per le interessanti risposte.
Questo potrebbe interessarti