Intervista con Ramon Krebs

26. luglio 2016

Un paio di settimane fa Ramon Krebs ha confermato in modo assolutamente fantastico la vittoria del Gigathlon dell’anno scorso. L’insegnante di educazione fisica, che è anche allenatore di se stesso, vuole partecipare quest’anno alla sua gara preferita, l’Inferno Triathlon e possibilmente anche al primo Gigathlon della Repubblica Ceca.

Puoi darci una panoramica del tuo allenamento? Quanti chilometri fai in bicicletta, quanti di corsa e quanti a nuoto? Quante volte fai potenziamento muscolare e quanto tempo dedichi al recupero?

Lavoro come insegnante di educazione fisica al 70%, faccio l’allenatore presso Day X Coaching frequento anche il master “Spitzensport” a Macolin. Per questo il mio allenamento deve essere molto efficiente. Di solito mi alleno correndo circa 5 volte alla settimana, di cui almeno una corsa lunga e unita all’allenamento ciclistico. 4 volte alla settimana vado in mountain bike o in bicicletta da corsa. Uno degli allenamenti ciclistici dura circa 4 ore, gli altri 1,5-2 ore. Questi due sport sono quelli che mi piacciono di più, anche perché si possono praticare partendo tranquillamente da casa.

Poi faccio nuoto 2-3 volte alla settimana. Questo è il programma che mi costa più sforzo. Infine vado 1-2 volte alla settimana sui pattini in linea. Tutto sommato è molto, eppure riesco a combinare tutto abbastanza bene.

Tutto l’anno è orientato alla partecipazione al Gigathlon. Mi alleno in base al “carico”, ovvero portata e intensità aumentano costantemente fino a due settimane prima del Gigathlon. Dopo il recupero segue il culmine dello sforzo fisico.

In inverno ho fatto inoltre rinforzo muscolare in palestra per 2-3 mesi. Poi ho smesso, perché il carico totale era troppo intenso. Inoltre era difficile riuscire a combinare tutte le sessioni di allenamento. Ho continuato però ovviamente ad allenare la muscolatura del torso.

Per quanto riguarda il recupero cerco sempre di dormire a sufficienza, faccio regolarmente dei massaggi, anche da solo, e utilizzo il Blackroll.

A metà giugno hai brillato al Gigathlon e hai stupito con prestazioni fantastiche in due giorni consecutivi. Cosa occorre fare per ottenere una performance di questo livello e recuperare così rapidamente tra un giorno e l’altro?

L’intensità del primo giorno ha un grande impatto su ciò che si può mangiare la sera e su come ci si sente fisicamente e mentalmente il giorno successivo. La chiave sta nella preparazione ad alta intensità. Se il carico è intenso, il corpo si abitua e quindi durante la gara per l’organismo non accade nulla di veramente nuovo.

Durante la preparazione ho fatto diversi giorni o addirittura interi week-end di Gigathlon. Così ho potuto abituare il corpo al necessario sforzo e prepararmi anche mentalmente.

Per quanto riguarda il recupero, ho creato un programma dettagliato per il periodo fra le due tappe del Gigathlon, in modo da fare tutto alla perfezione. Mi è solo mancato qualcuno che mi sciogliesse un po’ i muscoli. Ora ho abbastanza potenziale per future partecipazioni ;-)

 

A cosa pensi durante la gara? Come gestisci i pensieri negativi?

Mi stimolo visualizzando l’obiettivo (il podio), facendo giochi di calcolo e considerazioni tattiche. Di solito però vivo il mio momento in modo consapevole e non mi sforzo troppo a studiare ed elaborare strategie. L’obiettivo è fare bene ciò che faccio. I pensieri negativi li analizzo razionalmente e li relativizzo. Così di solito si dissolvono rapidamente. In fondo i pensieri negativi sono il risultato di obiettivi e aspettative sbagliati e sorgono quando si nota che non è possibile raggiungerli. In quel caso è necessario rimanere flessibili e sfruttare al meglio la situazione. Prima di una competizione faccio anche considerazioni del tipo “che fare se...”, così sono ben preparato qualora si verifichino i casi che ho previsto.

Tu non sei solo un atleta, ma anche un allenatore (il tuo) di successo. Quali sono i consigli di allenamento che ti senti di dare per ottenere un buon piazzamento in una competizione multisportiva?

  • Creati un profilo dei tuoi punti di forza e delle tue debolezze e alza il livello delle discipline più deboli con lo sforzo necessario, in modo da essere competitivo. Segui il principio di Pareto: cerca di ottenere l’80% di resa con il 20% di sforzo. Lavora poi alle tue discipline più forti e fai ciò che ti diverte di più.
  • Abbozza una pianificazione a lungo termine. Le linee guida ti aiuteranno a strutturare l’allenamento e ti daranno la sensazione di essere sulla strada giusta. Una buona pianificazione crea libertà e non ti limita. In questo modo ti rendi subito conto dell’importanza di un allenamento e sai quando invece puoi prendertela più comoda. Così non avrai sempre la sensazione di doverti allenare, ma senza sapere quando e come.
  • Chiedi aiuto a una persona esperta o a un allenatore professionista se non disponi delle necessarie conoscenze, loro ti potranno indicare gli allenamenti chiave e spiegarti che cosa occorre considerare durante la preparazione.

 

 

 

Foto: ZVG