Manfred Jauch nel 'Check' di Datasport
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Con l’avanzare dell’età, la maggior parte dei corridori tende a rallentare. Non è il caso di Manfred Jauch. Il 50enne del Canton Uri riesce a mantenere il suo già altissimo livello di prestazione e si conferma competitivo anche in categorie d’età più giovani. La vittoria ai Campionati svizzeri sui 10 km e il record svizzero M50 (31:56), conquistato alla Bremgarter Reusslauf, lo dimostrano in modo lampante.
Obiettivi per il 2025
Al momento, il focus è tutto sui Campionati Europei Master di corsa in montagna e trail, in programma a fine maggio ai piedi dell’Etna, in Sicilia. La seconda parte della stagione è ancora in fase di definizione, ma Manfred ha in mente due possibili tappe: i Mondiali Master di corsa in montagna e trail a fine agosto nel Val Meduno (Italia), oppure i Campionati Europei Master sui 10 km o sulla mezza maratona a metà ottobre, sull’isola di Madeira.
Una routine ben rodata
Manfred corre fin da bambino e il piacere di muoversi è rimasto immutato nel tempo. Ama la natura e la montagna, motivo per cui alterna diversi sport: corsa, sci, sci di fondo e mountain bike. In media corre sei volte a settimana, con un giorno di pausa, e ogni giorno percorre in bicicletta diversi chilometri per andare e tornare dal lavoro.
I suoi allenamenti si svolgono su terreni misti: asfalto, sentieri sterrati, strade forestali e percorsi escursionistici. La pista la frequenta raramente: non lo diverte e ritiene che lo sforzo unilaterale non gli faccia bene.
Filosofia di allenamento
Negli ultimi nove anni ha aumentato progressivamente il chilometraggio annuo, passando da circa 2'500 km nel 2016 a oltre 4'000 km attuali. L’obiettivo, però, non è mai stato la quantità fine a sé stessa, ma la salute, che resta la priorità assoluta. Manfred è molto attento ad ascoltare il proprio corpo per prevenire eventuali infortuni o segnali di sovrallenamento.
Non supera quasi mai la soglia anaerobica, ma trova molto efficaci gli allenamenti a quel ritmo. Secondo lui, è fondamentale che il corpo si abitui alla corsa quotidiana, ma in modo equilibrato.
Niente coach, ma tanta esperienza
A differenza degli anni giovanili, oggi Manfred non ha un allenatore e non segue un piano scritto. Conosce bene il proprio corpo e sa quando inserire le sessioni chiave in vista di un obiettivo specifico. Inoltre, si confronta spesso con due ottimi amici e colleghi di corsa: Andrew Kelly e Stephan Epp, attuale campione svizzero M50 di maratona.
Recupero e lavoro
Grazie all’esperienza maturata in tanti anni di corsa, sa riconoscere i segnali del proprio corpo. Se avverte stanchezza, alleggerisce l’allenamento. Se invece si sente in forma, si allena con maggiore intensità. Manfred lavora da 27 anni presso la Banca Cantonale di Uri, dove è responsabile del Treasury e dell’Asset and Liability Management. Lavora al 100% con orari flessibili e la possibilità di lavorare da casa fino al 50%.
Punti di forza e di debolezza
Fin da piccolo ha capito di avere talento per la corsa. La predisposizione per gli sport di resistenza l’ha ereditata dai genitori: anche il fratello è un ciclista e mountain biker di successo. Tra i suoi punti di forza ci sono la concentrazione, la determinazione e la capacità di “salire di livello” il giorno della gara.
Se invece qualcosa non lo appassiona o non ne percepisce l’utilità, fatica a trovare la motivazione. È il caso, ad esempio, della maratona: non ama i lunghi allenamenti lenti e preferisce concentrarsi sulle distanze più brevi, anche se la maratona per molti rappresenta l’apice assoluto.
Fino a un anno fa ha dovuto convivere con una fastidiosa tendinite d’Achille, causata da uno squilibrio muscolare che ha poi corretto grazie a esercizi mirati su polpacci, posteriori della coscia e glutei.
Il suo segreto
Per Manfred, il vero successo è relativo. La base è sempre una buona salute, accompagnata dalla gioia di correre. Per ottenere risultati servono costanza, allenamenti regolari con variazioni di ritmo e, soprattutto, la capacità di fermarsi prima di oltrepassare la soglia.
Consigli contro il calo legato all’età
Una corretta alimentazione, povera di cibi processati e ricca di proteine, vitamine e sali minerali è un buon punto di partenza. Dopo ogni corsa, Manfred dedica qualche minuto allo stretching e al rinforzo muscolare, in particolare nella zona del core e nelle aree più sensibili del suo corpo. Sonno, recupero e una mentalità positiva completano il quadro.
Il trucco pre-gara
Negli ultimi grandi appuntamenti, Manfred ha trovato grande beneficio nel ripetersi mentalmente delle frasi motivazionali, come una sorta di mantra. Un metodo semplice ma potente per restare nel flusso e focalizzati sull’obiettivo. “Vale davvero la pena provarlo”, conclude con un sorriso.
Grazie mille per le risposte interessanti, Manfred!
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