Nastri colorati dall'effetto sorprendente

12. aprile 2019

Anche se l’effetto dei nastri kinesiologici non è ancora scientificamente dimostrato, il successo del loro uso stupisce persino gli esperti. Ecco perché, soprattutto nello sport, questi nastri adesivi colorati si vedono sempre più spesso. 

I nastri adesivi colorati vengono utilizzati sempre più di frequente non solo dagli amatori, ma anche dagli sportivi di alto livello. Vengono applicati sulla nuca, il polpaccio o il ginocchio. 

Questi speciali nastri adesivi sono detti kinesiologici (da kinesis = movimento) e, a seconda di come e dove vengono applicati, servono ad alleviare il dolore, aumentare la mobilità, rafforzare singoli gruppi muscolari e, quindi, migliorare le prestazioni. Diversamente dai ben noti cerotti bianchi utilizzati ad esempio dai giocatori di pallavolo per proteggersi le dita, i nastri kinesiologici sono elastici, pertanto non limitano il movimento, ma dovrebbero addirittura incoraggiarlo e sostenerlo. La loro efficacia, tuttavia, non è ancora stata scientificamente provata.

Questi nastri magici agiscono direttamente sulla pelle. Essendo un organo sensoriale altamente specializzato, la pelle è collegata a molti sistemi di organi, quali fasce, muscoli, legamenti, tendini, ecc. e percepisce ad esempio i cambiamenti di tensione attraverso i recettori trasmettendoli al cervello tramite le vie nervose. Il cervello elabora le informazioni e “comanda” ad esempio ai muscoli di reagire in base a tali cambiamenti. Il nastro kinesiologico può provocare proprio tali cambiamenti di tensione e dovrebbe quindi essere in grado di influenzare le funzioni articolari e muscolari correggendo sequenze di movimento scorrette e alleviando il dolore. In pratica il nastro allena le percezioni del corpo grazie a informazioni sensoriali positive, inoltre dà sollievo a vasi sanguigni e recettori del dolore. 

 

 

 

Applicando il nastro si formano delle onde, cosiddette convoluzioni, che sollevano leggermente la pelle e dovrebbero migliorare la circolazione sanguigna e linfatica riducendo al contempo il dolore. Ecco un esempio: se i muscoli della nuca sono contratti, si tende a spostare (inconsciamente) la pelle e i muscoli sottostanti nella direzione che offre sollievo dal dolore. Questo alleggerisce il carico sui recettori del tessuto ed è anche il principio di funzionamento del nastro.

Effetti sorprendenti

Il nastro non va necessariamente applicato dove si sente dolore, ma dove si trova la causa del problema. Può inoltre essere utilizzato per vari problemi sportivi, come dolori al ginocchio, alla spalla o alla schiena, ma anche per ematomi, stiramenti o strappi delle fibre muscolari, oltre che dopo interventi chirurgici o come misura preventiva. 

Per scoprire dove e con quale tecnica applicarlo, sono necessarie un’analisi ben precisa e un’esperienza approfondita. Dopo un uso ripetuto e dietro istruzioni dello specialista, gli atleti possono anche applicare i nastri da soli. 

I nastri

Il nastro kinesiologico è studiato per imitare la struttura della pelle umana e dovrebbe corrispondere ad essa in termini di spessore, pesantezza ed elasticità. È costituito da un tessuto di cotone su cui viene applicato, da un lato, un adesivo acrilico e niente di più. L’adesivo viene applicato sul nastro in strisce, pertanto alcune zone rimangono libere e permettono all’aria e ai liquidi di circolare. Il nastro può essere indossato anche sotto la doccia e in piscina e ha una durata massima di una settimana. In commercio si trovano nastri di diversi produttori. 

 

Foto:iStock.com