Quanto è sicuro andare in piscina ai tempi del Coronavirus?

19. novembre 2020

Se sei abbastanza fortunato da avere una piscina aperta nelle vicinanze, ma vuoi evitare la folla, puoi star tranquillo e preparare l’attrezzatura. Il rischio di infettarsi con il Coronavirus in acqua è estremamente basso se segui un comportamento corretto.

Anche bevendo un po’ dell’acqua della piscina in cui è immersa una persona positiva al COVID-19 non c’è motivo di preoccuparsi, in quanto il virus sarebbe enormemente diluito e la carica virale quindi bassissima. Inoltre le acque delle piscine vengono pulite, filtrate e trattate con cloro o altri prodotti chimici. Nessun Coronavirus potrebbe sopravvivere.

Pericolo: spogliatoi e servizi igienici

In piscina esiste però comunque la possibilità di infettarsi con il SARS-CoV-2. Può infatti succedere ovunque persone infette rilascino aerosol che rimangono nell’aria per lungo tempo. A seconda della ventilazione, può succedere mentre si fa la coda alla cassa, nello spogliatoio o nei bagni. Questi ultimi sono particolarmente problematici, poiché i locali sono piccoli e molto frequentati e non c’è molto ricambio d’aria. Lo stesso vale per gli spogliatoi divisi in cabine. È meglio quindi cambiarsi negli spogliatoi aperti dove c’è più movimento di aria.

Distanza a bordo piscina

Anche il bordo della piscina non può sempre essere considerato una zona di sicurezza; la regola della distanza è difficile da rispettare, specialmente durante le ore di punta, quando molte persone si affollano in uno spazio ristretto. Se la larghezza della corsia non viene raddoppiata, non è consigliabile rimanerci a lungo. Le chiacchiere a bordo piscina vanno quindi ridotte al minimo. Poiché il brusio di fondo in piscina è spesso elevato, spesso bisogna gridare per farsi sentire e se non si rispettano le distanze, ciò aumenta il rischio di infezione da goccioline.

Nuotare senza pensieri

Mentre si nuota, il rischio di infezione è basso se ci si muove in modo disciplinato nella corsia avanti e indietro e non si sguazza insieme a persone non conviventi. Da un lato, i movimenti di braccia e gambe muovono gli strati d’aria sopra la superficie dell’acqua, tanto che gli aerosol espirati si disperdono più facilmente, e dall’altro, gli schizzi d’acqua delle bracciate aiutano a diluire l’aria presente sulla superficie. Per gli stessi motivi, anche fare la doccia prima e dopo l’allenamento non è un problema. Il getto della doccia diluisce infatti gli aerosol presenti nell’aria e li spinge verso il basso.

Tavolette, galleggianti ecc.

Il rischio di infezioni da contatto è molto basso anche con tavolette, pull buoy o tubi galleggianti condivisi da più persone, soprattutto se sono adulti a utilizzarli. Gli attrezzi vengono infatti “sciacquati” permanentemente con acqua clorata durante l’uso e quindi efficacemente “disinfettati”. Nel caso dei bambini piccoli, sussiste però il rischio che sugli attrezzi restino, ad esempio, tracce di saliva. Se vuoi andare sul sicuro, porta con te il tuo materiale o immergi completamente l’attrezzatura in acqua prima di usarla.

Foto:iStock.com