Stanchezza primaverile: cosa fare?

23. marzo 2023

Quando le giornate si allungano, da metà marzo a circa metà aprile, si fa spesso sentire la tipica stanchezza di primavera.

È un fenomeno che si verifica tipicamente nei paesi in cui le temperature e i livelli di luminosità cambiano notevolmente da una stagione all’altra. Non si tratta di una malattia, ma di un effetto collaterale dei processi con cui il corpo si adatta alla stagione più luminosa e più calda. In inverno il corpo si protegge abbassando la temperatura di qualche decimo di grado, aumentando leggermente la pressione sanguigna e producendo più melatonina, l’ormone del sonno.

Non appena il sole inizia a splendere più a lungo, il corpo reagisce con un altro cambiamento metabolico. L’aumento delle radiazioni UV riduce lentamente la produzione di melatonina, per stimolare invece quella dell’ormone della felicità, la serotonina. All’inizio, questo meccanismo ciclico si avvia con lentezza, mentre la melatonina ci tiene ancora sintonizzati sull’oscurità.

Un’alimentazione equilibrata, ritmi quotidiani legati a quelli del sole (alzarsi presto, andare a letto presto), passeggiate all’aria aperta e sufficiente esercizio fisico aiutano tuttavia a scacciare rapidamente i sintomi della stanchezza primaverile.

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