Uno sguardo alla zona posteriore aumenta l’efficienza della corsa

Roman Koch 30. marzo 2021

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Utilizzando correttamente la catena muscolare posteriore della gamba durante il jogging, non solo è possibile acquisire maggiore velocità, ma anche prevenire gli infortuni.

Questo articolo è presentato da Medical Running

L’equilibrio tra i muscoli posteriori e anteriori della coscia è fondamentale per prevenire lesioni. La maggior parte degli strappi si verifica infatti nel comparto muscolare posteriore (muscolatura ischiocrurale) e potrebbe essere evitata. Spesso, quando si aumenta la velocità, si fanno lunghe corse o si corre in discesa, si può verificare un sovraccarico dei muscoli posteriori della coscia e quindi uno strappo o addirittura una lacerazione delle fibre muscolari.

 


Meglio funziona questa muscolatura, più il tutto risulta efficiente dal punto di vista energetico. Quando si posiziona il piede a terra, i glutei, ma soprattutto i muscoli ischiocrurali, tirano la gamba verso il retro, o il corpo in avanti. Ovviamente questo richiede una postura corretta, quindi colonna vertebrale ben dritta e una leggera inclinazione in avanti. Così la catena posteriore può funzionare in modo ottimale.

La muscolatura ischiocrurale è spesso accorciata e contratta. Una cattiva postura (piegatura imperniata sull’anca e inclinazione del tronco in avanti) può mantenere la catena posteriore costantemente in sovraestensione causando così delle contratture. Se quando si fanno esercizi di irrobustimento ci si concentra solo sui muscoli anteriori della coscia (quadricipiti), si causerà inevitabilmente un disequilibrio. L’importanza della catena posteriore viene spesso dimenticata.

La lunghezza della falcata verso il retro è decisiva

Le lunghe ore trascorse seduti sono deleterie per il corpo degli atleti. Stando molto seduti, infatti, la muscolatura si accorcia nella zona dell’inguine e si ha quindi bisogno prima di tutto di maggiore mobilità. Estendendo la gamba all’indietro bisogna fare perno solo sull’articolazione dell’anca. Il bacino rimane eretto e l’inguine aperto. Questo esercizio dà sollievo alla zona lombare. La mobilità è un requisito fondamentale per il rafforzamento.

 


Nel movimento della corsa, l’atterraggio, la trazione sotto il corpo e la spinta del piede devono avvenire in linea retta. Più potente è il movimento, migliore è la propulsione. Il piede si appoggia a terra in asse con il corpo (figura 1). Durante la trazione, i muscoli ischiocrurali cominciano a lavorare (figura 2-3). Fino al distacco delle dita si esegue la massima estensione della gamba verso il retro (figura 4). Alla fine del movimento il bacino e il ginocchio devono essere estesi. La postura rimane eretta e inclinata correttamente in avanti. Il rafforzamento dei muscoli ischiocrurali contribuisce significativamente all’ottimizzazione dello stile di corsa.